07 – La sfida della coesistenza tra uomini e lupi
sab 10 novembre alle 17.30 – Auditorium Conservatorio Campiani
Al contrario di quanto è accaduto nella maggior parte d’Europa, in Italia il lupo non si è mai estinto. Una serie di ragioni hanno concorso a mantenere nel nostro Paese una piccola popolazione che forse ha toccato il suo minimo negli anni sessanta e settanta. Negli ultimi venti anni la tendenza si è invertita, grazie a una grande campagna di ricerca, informazione e conservazione ma soprattutto grazie alle mutate condizioni ecologiche in gran parte del nostro Appennino. Lo spopolamento delle montagne, il recupero di selvaticità di tanti ambienti collinari e montani, l’aumento delle popolazioni di ungulati selvatici hanno tutti permesso l’espandersi della popolazione di lupi che oggi è arrivata fino alle Alpi. Questa espansione non è certo indolore, e i conflitti con le attività agro-pastorali sono notevoli, soprattutto nelle aree di recente espansione dove la pastorizia non è più condotta con i tradizionali metodi di difesa dai predatori. La sfida della conservazione del lupo è tutta nella semplice questione se sia possibile trovare un compromesso praticabile per la convivenza di uomini e lupi con un minimo di rinuncia da ambedue le parti. La storia italiana degli ultimi secoli indica che il compromesso è possibile, ed infatti tutto il mondo lo indica ad esempio, ma resta da vedere se vorremo davvero proseguire sulla via virtuosa del compromesso. Lo scenario alternativo è quello del perenne scontro di valori e opinioni tra chi vuole sterminare tutti i lupi e chi invece li vuole proteggere integralmente. Il compromesso, per essere credibile e concretamente attuabile deve però basarsi su solidi basi scientifiche dove dati e numeri siano posti nel loro giusto contesto. Infine, le necessarie valutazioni economiche, sociali ed etiche devono essere tenute in conto in una equazione che è certo complessa ma non irrisolvibile