10 – CIBO E CLIMATE CHANGE

PIROUS FATEH-MOGHADAM

mercoledì 16 novembre alle 21:15, Sala delle Capriate

CIBO E CLIMATE CHANGE

contrastare i cambiamenti climatici e guadagnare in salute

Le malattie cardiovascolari e i tumori rappresentano, nel mondo occidentale e anche in Italia, le prime cause di morte e di malattia. Condurre una vita salutare riduce significativamente il rischio di sviluppare precocemente queste malattie e permette di rimanere a lungo in buona salute ed autonomi anche nella vecchiaia. Un ulteriore vantaggio per tutti è che uno stile di vita sano è nel contempo anche ecologicamente il più sostenibile. La promozione della salute e il contrasto del cambiamento climatico rappresentano quindi un binomio da sfruttare maggiormente nell’impegno a favore di un mondo clima-resiliente con salute e benessere per tutti.

Per raggiungere questo obiettivo occorrono cambiamenti nelle scelte personali e degli interventi collettivi a livello politico e normativo sul contesto socio-economico, di vita, di lavoro e di studio. I criteri generali si applicano soprattutto a due ambiti specifici: il contrasto della sedentarietà e la promozione di una sana alimentazione.

 

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09 – DUE PANDEMIE E MEZZA

GUIDO POLI

mercoledì 16 novembre alle 18:00, Sala delle Capriate

DUE PANDEMIE E MEZZA

cosa abbiamo imparato, cosa rimane da fare

Dal suo drammatico avvio nei primi anni ’80, sono stati necessari ben 15 anni per giungere finalmente a un cocktail di farmaci efficaci nella cura e nella prevenzione dell’AIDS. Tuttavia, a oltre 40 anni dal suo esordio, non esiste ancora un vaccino.

Agli inizi del nuovo millennio una nuova patologia virale, trasmissibile con la tosse e gli starnuti, è emersa in Cina ed ha letteralmente bloccato per un anno il traffico aereo globale. Era la SARS, che in un anno causò 7000 infezioni e 700 morti e fu debellata solo grazie a misure di contenimento. Dopo alcuni anni, una sua variante comparve nella penisola arabica (MERS), dove ancora si diffonde seppur a bassa efficienza. L’agente appartiene alla stessa famiglia dei coronavirus che, negli ultimi mesi del 2019, hanno dato origine alla pandemia da COVID-19, non ancora completamente debellata.

Infine, è recentemente emersa una “mezza pandemia” causata da un parente del vaiolo, definito Vaiolo delle scimmie, che sta interessando in prevalenza maschi omosessuali, quasi in un diabolico “gioco dell’oca” iniziato da HIV…

Cosa possiamo imparare da queste drammatiche esperienze pandemiche che hanno causato milioni di morti e lasciato ferite fisiche e morali anche in chi non è stato infettato? Soprattutto, cosa possiamo fare oggi per evitare, o quantomeno limitare, la possibilità che vecchi e nuovi virus tornino ad attaccare la nostra società e le nostre vite?

 

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07 – ENERGIA: VARIABILE FISICA O CULTURALE?

   

ANTONIO DISI

EMILIO SANTORO

lunedì 14 novembre alle 18, Sala delle Capriate

ENERGIA: VARIABILE FISICA O CULTURALE?

un dialogo tra crisi climatica e informazione

Parlare di climate change è necessario e doveroso, ma siamo sicuri che i toni catastrofistici siano sempre quelli più efficaci? Come anche la recente filmografia ci ha mostrato, prospettare disastri imminenti e irreversibili potrebbe indurre a pensare che il proprio contributo al contrasto della crisi climatica sia irrilevante o inutile. E allora, partendo dalle storie quotidiane di personaggi realistici, Antonio Disi (Scrivo racconti solo per non pagare le bollette della luce, Giovane Holden Edizioni, 2020) ed Emilio Santoro proveranno a illustrare nuove strategie di comunicazione per indurre le persone a superare il loro rapporto conflittuale con l’energia, praticare il risparmio energetico e rispettare l’ambiente in generale.

 

evento ACCREDITATO da AIGAE, cod. corso 143945-22

(si precisa che i crediti saranno riconosciuti solo a chi partecipa IN PRESENZA)

 

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05 – DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI

     

MASSIMILIANO RAZZANO

GIANLUCA RANZINI

sabato 12 novembre alle 21:15, Sala delle Capriate

DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI

nuove frontiere nello studio del cosmo

Alzando gli occhi al cielo stellato, possiamo pensare che l’Universo sia un luogo tranquillo. Ma il cosmo nasconde un lato violento, popolato da corpi celesti misteriosi come i buchi neri, e costellato da colossali esplosioni come le supernovae. Per studiare questi fenomeni cosmici usiamo sofisticati telescopi a terra e nello spazio, capaci di osservare la luce prodotta dalle più remote galassie dell’Universo. Da alcuni anni possiamo anche “ascoltare” le onde gravitazionali, vibrazioni nel tessuto dello spaziotempo che testimoniano colossali scontri fra buchi neri e stelle di neutroni. Grazie a questi “messaggeri cosmici” possiamo così spingerci alle frontiere dell’astrofisica moderna e sondare l’Universo e i suoi più straordinari fenomeni.

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04 – ALIENI IN NATURA

DAVIDE PERSICO

sabato 12 novembre alle 18, Sala delle Capriate

ALIENI IN NATURA

storia delle specie alloctone del Po

Alieni, in questo caso, non sono strani omini verdi ma le specie che l’uomo sposta per esclusivo interesse economico e che poi si diffondono alterando gli ecosistemi.

Gli alieni infatti trasformano l’equilibrio naturale e causano estinzioni, modificando il volto della biodiversità tipica, ad esempio, della regione del Po. Spesso identificate come specie dannose perché intaccano le nostre economie, ma non teniamo conto del problema legato all’ecologia, che solo apparentemente sembra non riguardarci. Quando però la nostra azione umana non sarà più sostenibile, quando anche l’ultimo esemplare di una specie sarà abbattuto, solo allora forse capiremo che il torto lo stiamo procurando a noi stessi e non al pianeta su cui viviamo. Perché come la storia insegna, la Terra ha un suo mutevole destino fatto di trasformazioni e la presenza dell’uomo è solo una piccola parentesi nella suo infinito percorso.

Rimane solo un dubbio, a cui solo il futuro saprà dare risposta: diventeremo inutili fossili di un’epoca passata o saremo ALIENI di un nuovo mondo?

evento ACCREDITATO da AIGAE, cod. corso 143941-22

(si precisa che i crediti saranno riconosciuti solo a chi partecipa IN PRESENZA)

 

 

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03 – 100 ANNI DI MARGHERITA HACK

GIANLUCA RANZINI

sabato 12 novembre alle 15:30, Sala delle Capriate

100 ANNI DI MARGHERITA HACK

Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita di Margherita Hack. Un personaggio senza uguali nel panorama della scienza italiana, non solo per la qualità del suo lavoro professionale ma anche per il suo carattere schietto, la sua arguzia e la sua simpatia. Questa chiacchierata vuole essere un ricordo di Margherita e dei personaggi più importanti che le sono stati accanto, come suo marito Aldo De Rosa, compagno per quasi settant’anni. Con qualche aneddoto di come era la vita quotidiana a casa Hack, tra telescopi, libri, cani e gatti e… spaghetti scotti.

 

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02 – L'(IN)SOSTENIBILE BELLEZZA DEL COSMO

Filippo Bonaventura e Matteo Miluzio – CHPDB TEAM

venerdì 11 novembre alle 21.15

L'(IN)SOSTENIBILE BELLEZZA DEL COSMO

Sala dei Cavalli | Palazzo Te | Mantova

Mondi alieni, eteree nebulose, eleganti galassie: le immagini che ogni giorno l’astronomia ci regala sono una fonte inesauribile di bellezza. Ma oltre a incantarci per le innumerevoli meraviglie che popolano il cosmo, le immagini astronomiche possono essere anche utili per l’intera umanità. Un esempio? Gli algoritmi per elaborare le foto del telescopio spaziale Hubble ci aiutano a individuare per tempo alcune forme di cancro, salvando vite umane.

Sin dal tempo delle prime missioni Apollo negli anni ’60, poi, le immagini del nostro pianeta dallo spazio mettono l’intera esperienza umana in una prospettiva radicalmente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati “da quaggiù”. La conquista della capacità di guardarci dall’alto ci ha insegnato quanto la nostra casa nel cosmo sia fragile e sospesa nel vuoto, restituendoci un senso di unità profonda con i nostri simili e con il cosmo.

Passando in rassegna alcune storiche immagini regalateci da varie sonde e missioni spaziali, che culminano con i Golden Record montati a bordo delle sonde Voyager che ora sono in viaggio nello spazio interstellare, rifletteremo su come la bellezza astronomica non è mai fine a sé stessa, ma lancia a tutti noi un chiaro e forte messaggio che troppo spesso attende ancora di essere ascoltato.

ACCESSO PRIORITARIO CON PRENOTAZIONE FINO ALLE 21, INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI NON PRENOTATI

[LA CONFERENZA/SPETTACOLO NON SARA’ TRASMESSA IN DIFFERITA]

01 – DALLA MATITA AL PREMIO NOBEL

MATTIA BRAMINI

venerdì 11 novembre alle 18, Sala delle Capriate

DALLA MATITA AL PREMIO NOBEL

come i nanomateriali cambieranno il futuro della medicina.

Che cosa hanno in comune una crema di protezione solare e le ultime terapie anti-tumorali più avanzate? L’utilizzo di nanoparticelle.

Sono infatti sempre più frequenti e numerose le notizie riguardo all’uso di nanotecnologie per la diagnosi e cura di malattie e tumori. In particolare, l’utilizzo di nanoparticelle (sfere minuscole riempite di un farmaco e/o biomolecole specifiche) sta cambiando il panorama della terapia di patologie complesse e di difficile cura, dal tumore al seno e pancreas, allo sviluppo di vaccini anti-Covid19, passando per la fabbricazione di nano-protesi per la retina. Il fatto più curioso, anzi più importante e da sottolineare, è quello di vedere dopo anni di studi scientifici, le nanotecnologie sono finalmente applicate anche alla salute della persona.

Ultimamente si parla poi di un “nuovo” nanomateriale con caratteristiche molto interessanti e che potrebbe davvero cambiare radicalmente il mondo della nanomedicina, il grafene: materiale più sottile conosciuto (200 mila volte più fine di un capello) è anche tra i più leggeri e presenta delle “super proprietà” non osservate nei materiali tridimensionali. Il grafene, e i suoi derivati (materiali bidimensionali) ne fanno un candidato molto attraente per i neuroni, i quali a contatto con esso crescono più sani e robusti. Si piacciono, neuroni e grafene, a patto che il materiale sia presentato alle cellule seguendo specifiche condizioni. Chissà che allora il grafene possa essere d’aiuto per la rigenerazione di neuroni danneggiati, evitando complicate operazioni chirurgiche e sgraditi effetti secondari dati dai farmaci comuni.

Sicuramente assisteremo in futuro ad un utilizzo sempre più frequente delle nanotecnologie applicate alla salute della persona e non solo alle più avanzate tecniche di telecomunicazione, informatica, energia, meccanica, cosmetica e alimentazione.

 

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06 – IL POTERE DEGLI ALBERI

MASSIMO TROTTA

domenica 13 novembre alle 18, Sala delle Capriate

IL POTERE DEGLI ALBERI

la fotosintesi nella storia e nel futuro del nostro pianeta

“Per fare un tavolo ci vuole un albero e per fare un albero ci vuole un fiore”. Ma cosa serve per fare un fiore? Milioni di anni di evoluzione che hanno reso la Terra il luogo lussureggiante e affascinante che conosciamo. La chiave del successo è la fotosintesi, il processo biologico più importante del pianeta e l’unico capace di catturare la luce del Sole e sostenere tutti gli esseri viventi.
In pochi capitoli sono presentati i momenti in cui la fotosintesi ha svolto un ruolo chiave, dal grande avvelenamento della Terra al gigantismo, alla formazione dei carburanti fossili. Un racconto che ci traghetta nella storia geologica e umana, con uno sguardo al futuro: qual è il ruolo che alghe, batteri e piante potranno avere sulla mobilità, la produzione di energia sostenibile, la cattura della CO2, la produzione di cibo, i viaggi spaziali, la colonizzazione di nuovi pianeti e la ricerca di vita su pianeti extraterrestri?
Non è sorprendente quindi che raccogliendo una foglia un brivido corra lungo la schiena.

Il nostro presente, passato e futuro sono tutti lì.

 

evento ACCREDITATO da AIGAE, cod. corso 143944-22

(si precisa che i crediti saranno riconosciuti solo a chi partecipa IN PRESENZA)

 

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08 – UNDER PRESSURE

MARCO BARTOLI

martedì 15 novembre alle 21:15, Sala delle Capriate

UNDER PRESSURE
l’equilibrio instabile delle acque, tra cambiamento climatico, pressioni antropiche e invecchiamento

Nel bacino del fiume Po le acque interne includono una grande varietà di ambienti come i grandi laghi alpini e i piccoli laghi di pianura, le zone umide, i torrenti, i fiumi, i canali artificiali ma anche lagune e zone estuariali. Ciascuno di questi sistemi ha comunità di organismi e dinamiche specifiche di funzionamento, spesso minacciate e distorte da pressioni antropiche come il turismo, i prelievi irrigui o idroelettrici, le sorgenti di inquinamento diffuse e puntiformi, l’introduzione di specie aliene ed i cambiamenti climatici. Tali pressioni possono alterare profondamente la biodiversità ed il funzionamento degli ecosistemi acquatici e compromettere in modo irreversibile i servizi ecosistemici che questi ambienti forniscono gratuitamente all’uomo; possono anche accelerare il naturale invecchiamento degli ecosistemi acquatici e favorirne la transizione verso ecosistemi con caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle originarie.

Le acque interne rappresentano quindi ecosistemi caratterizzati da un equilibrio instabile, spesso lontani dal loro stato chimico e biologico originario, studiati in modo frammentario, meno centrali rispetto ai sistemi terrestri e marino-costieri nell’interesse generale e oggetto quindi di minori investimenti per la ricerca, la conservazione ed il ripristino.
Nel corso dell’incontro saranno riportati esempi di equilibri instabili relativi a diverse tipologie di ambienti acquatici nel bacino del fiume Po, dai grandi laghi alpini al delta, attraverso il reticolo idrografico principale e quello secondario e saranno illustrate pressioni, risposte e rischi associati ai cambiamenti in atto, ma anche alternative alle pratiche attuali e soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions) per definizione economiche e sostenibili, per contrastare o invertire le tendenze in atto.

 

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