venerdì 11 novembre alle ore 10:00, Sala delle Capriate
ATTENZIONE: L’EVENTO E’ STATO SPOSTATO PRESSO L’ISTITUTO “E. FERMI”, Strada Spolverina 5, Mantova
DALLA MATITA AL PREMIO NOBEL
come i nanomateriali cambieranno il futuro della medicina
con Mattia Bramini
Che cosa hanno in comune una crema di protezione solare e le ultime terapie anti-tumorali più avanzate? L’utilizzo di nanoparticelle. Sono infatti sempre più frequenti e numerose le notizie riguardo all’uso di nanotecnologie per la diagnosi e cura di malattie e tumori. In particolare, l’utilizzo di nanoparticelle (sfere minuscole riempite di un farmaco e/o biomolecole specifiche) sta cambiando il panorama della terapia di patologie complesse e di difficile cura, dal tumore al seno e pancreas, allo sviluppo di vaccini anti-Covid19, passando per la fabbricazione di nano-protesi per la retina. Il fatto più curioso, anzi più importante e da sottolineare, è quello di vedere dopo anni di studi scientifici, le nanotecnologie finalmente applicate anche alla salute della persona. Ultimamente si parla poi di un “nuovo” nanomateriale con caratteristiche molto interessanti e che potrebbe davvero cambiare radicalmente il mondo della nanomedicina, il grafene. Che cosa è il grafene? Formato da un singolo strato di atomi di carbonio, è un materiale bidimensionale estratto dalla grafite. Il grafene è il materiale più sottile conosciuto, 200 mila volte più fine di un capello, ed è anche tra i più leggeri. Presenta delle “super proprietà” non osservate nei materiali tridimensionali. Il grafene, e i suoi derivati, offrono quindi enormi potenzialità nello sviluppo di nuove tecnologie nel campo della biomedicina. In particolare, le caratteristiche di questo materiale bidimensionale ne fanno un candidato molto attraente per i neuroni, i quali a contatto con esso crescono più sani e robusti. Si piacciono, neuroni e grafene, a patto che il materiale sia presentato alle cellule seguendo specifiche condizioni. Chissà che allora il grafene possa essere d’aiuto per la rigenerazione di neuroni danneggiati, evitando complicate operazioni chirurgiche e sgraditi effetti secondari dati dai farmaci comuni. Sicuramente assisteremo in futuro ad un utilizzo sempre più frequente delle nanotecnologie applicate alla salute della persona e non solo alle più avanzate tecniche di telecomunicazione, informatica, energia, meccanica, cosmetica e alimentazione.